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A cura del Soroptimist International Club di Alessandria



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ASL AL DISTRETTO DI ALESSANDRIA CONSULTORIO FAMILIARE

Il Consultorio familiare si rivolge alle donne e alle famiglie con servizi e consulenze relative a: relazioni affettive e sessualità, maternità e paternità consapevoli, applicazione della legge n.194/78 per l’interruzione volontaria di gravidanza, visite e controlli ginecologici, gravidanza, problematiche relative alla menopausa.

Nel Consultorio familiare operano in equipe ostetriche, medici ginecologi, psicologi e in alcune realtà assistenti sociali.

Il Consultorio garantisce servizi di consulenza e ascolto, servizi assistenziali e visite specialistiche per le donne dall’adolescenza all’età matura e per le coppie. Particolare attenzione è rivolta agli adolescenti garantendo uno spazio dedicato o modalità di accesso riservate. Sono gratuite tutte le prestazioni di consulenza ed i controlli relativi a:

 

Contraccezione

In Consultorio vengono fornite informazioni e consulenza sui metodi contraccettivi per promuovere maternità e paternità consapevoli. La consulenza prevede anche la possibilità di prescrizione da parte del medico specialista, ginecologo, (per la pillola o la spirale).
Viene garantita anche la “contraccezione di emergenza” dopo un rapporto sessuale che si considera a rischio di gravidanza. La contraccezione di emergenza può essere richiesta anche presso le strutture ospedaliere.

 

Applicazione della legge 194/78per interruzion e volontaria di gravidanza (IVG)

Il Consultorio offre informazioni, colloqui, consulenza in caso di gravidanze indesiderate, anche per cercare di rimuovere le cause che porterebbero alla scelta di interruzione di gravidanza. Se richiesto dalla donna, può offrire sostegno e assistenza psicologica.
Il Consultorio può rilasciare il certificato per l’intervento di interruzione volontaria di gravidanza (con le modalità previste dalla legge 194/78).
Offre inoltre visita e consulenza ginecologica e controlli post-intervento di interruzione volontaria di gravidanza.
Viene assicurato anche il collegamento con i reparti ospedalieri di riferimento per l’esecuzione dell’intervento.
Attraverso la relazione al giudice tutelare, il Consultorio segue il percorso di certificazione per le ragazze minorenni, in caso di loro richiesta di IVG senza il consenso di chi esercita la patria potestà.

 

Gravidanza e “percorso nascita”

Il Consultorio segue le donne in gravidanza fino a dopo il parto, offrendo: primo colloquio e visita ostetrico-ginecologica dello specialista, controlli successivi per verificare il buon andamento della gravidanza; consulenze e informazioni su alimentazione e sessualità in gravidanza, su diagnosi prenatale; informazioni sulla legislazione a tutela della gravidanza.
In Consultorio può essere ritirata, dalla donna stessa, ’l’Agenda della gravidanza’, prevista dalla Regione Piemonte, che contiene anche le impegnative per gli esami della gravidanza.
In Consultorio vengono rilasciati i certificati di attestazione di gravidanza anche per il controllo delle mansioni lavorative inadeguate per la gravidanza.

 

Assistenza dopo il parto e sostegno dell’allattamento al seno

È offerta attivamente assistenza alle mamme e ai neonati sia negli ambulatori del Consultorio sia a domicilio per la verifica del decorso post parto, per il sostegno e la consulenza ai genitori per la cura del neonato e per il sostegno dell’allattamento al seno.

Consultori:
– Via Pacinotti 38 – Tel. 0131307430
dal lunedì al giovedì 8,30-13,00 e 13,30-17,00.
Venerdì 8,30-17,00
– Via Buonarrotti 18 – Tel. 0131307704
lunedì 8,30-13,00. Martedì e giovedì 8,30-13,00 e 13,30-16,30

 

Modalità di accesso

Ai servizi del Consultorio familiare è possibile accedere senza la prescrizione (impegnativa) del medico di famiglia; è possibile prenotare anche telefonicamente.
L’accesso alle prestazioni è garantito anche alle donne immigrate senza permesso di soggiorno.

 

Prevenzione oncologica

Prevenzione Serena è il programma di diagnosi precoce dei tumori del collo dell’utero, della mammella e del colon retto gestito dall’Unità di Valutazione e Organizzazione degli screening dell’ASL AL.
Lo screening è un programma di sanità pubblica rivolto a una ben definita popolazione considerata a rischio per età o altre caratteristiche. Arrivare prima che l’evento accada è l’obiettivo della diagnosi precoce.
Gli screening sono effettuati a intervalli regolari, vengono pertanto riproposti per tutto l’arco di tempo in cui la malattia ha maggiore possibilità di svilupparsi, sono articolati su più livelli e rispettano le evidenze scientifiche in base alle quali si determinano le popolazioni su cui eseguire gli esami, i controlli da effettuare, gli iter terapeutici in caso di positività e l’intervallo di tempo intercorrente tra due round di esami.
Gli screening per i quali è stata dimostrata scientificamente l’efficacia nel ridurre il rischio di morte per tumore sono:
– PAP test e HPV test (ricerca del DNA di papilloma virus umano) per il tumore del collo dell’utero
PAP test e HPV test sono gli esami d’elezione per la prevenzione del tumore del collo dell’utero.
L’HPV test, di recente introduzione, serve a rilevare l’eventuale presenza del virus HPV ad alto rischio per lo sviluppo del tumore del collo dell’utero. Lo screening con test HPV è ancora più efficace del PAP test nella prevenzione dei tumori del collo dell’utero: esso infatti permette di ridurre del 60% – 70% la comparsa dei tumori invasivi, rispetto allo screening con Pap test.
Il test HPV verrà usato per le donne di età compresa tra i 30 e i 64 anni. La maggiore sensibilità del nuovo test consente di allungare il tempo di protezione dopo un test negativo, che passa a 5 anni (nuovo intervallo stabilito tra un test e l’altro).
Il Pap test non perde completamente la sua validità. Nelle donne più giovani in età da screening (25-29 anni) il test HPV rileva molte infezioni destinate a regredire spontaneamente, con un elevato rischio di esami e trattamenti inutili. Pertanto le donne con meno di 30 anni continueranno a fare il Pap test ogni 3 anni. Lo screening dei tumori del collo dell’utero non è indicato prima dei 25 anni di età.
– MAMMOGRAFIA per il tumore della mammella
La popolazione target di questo screening che consiste in una mammografia bilaterale è rappresentata dalle donne di età compresa tra i 50 e i 69 anni, con l’estensione alle donne tra i 45 ed i 49 anni che possono aderire spontaneamente. In caso di esito negativo l’esame va ripetuto ogni due anni. L’aumento di diagnosi di forme in stadio iniziale legato allo screening ha contribuito anche, unitamente ai progressi tecnologici strumentali e terapeutici, alla costante riduzione della mortalità per carcinoma mammario.
– RICERCA SANGUE OCCULO NELLE FECI (FOBT)
e RETTOSIGMOIDOSCOPIA (FS) per i tumori del colon-retto
Oggi, i metodi scelti come test di screening di primo livello del CCR sono la ricerca del sangue occulto nelle feci (FOBT) e la rettosigmoidoscopia (FS). Lo screening basato sulla ricerca del FOBT ha lo scopo di identificare prevalentemente, anche se non esclusivamente, i tumori invasivi, mirando quindi a ridurre la mortalità per neoplasia colorettale. Lo screening mediante test endoscopici ha invece l’obiettivo di identificare, e successivamente trattare, gli adenomi colici, mirando a ridurre l’incidenza di cancro e, di conseguenza, anche la mortalità.
Popolazione target:
– Test FOBT, 50-69 anni, ogni due anni
– Test FS, a 58 anni, ogni 5 anni

La persona invitata al programma FOBT che decida di aderire deve semplicemente ritirare gratuitamente presso una farmacia il kit per la sua realizzazione con istruzioni annesse.
Il test è di semplice esecuzione e si effettua nella propria abitazione. Dopo averlo eseguito è sufficiente consegnare il materiale in uno dei Centri di raccolta indicati su un foglio affisso in farmacia. I campioni fecali sono stabili a temperatura ambiente per un massimo di 4 giorni, in ambiente refrigerato (4 gradi centigradi) per almeno 7 giorni.

Prevenzione Serena invita le persone che rientrano nella popolazione target dei programmi di screening con una lettera firmata dal medico di famiglia. Nella lettera di invito viene proposto un appuntamento per l’esame; nel caso in cui la persona invitata decida di sottoporsi all’esame deve semplicemente presentarsi o spostare l’appuntamento già indicato nella lettera. Se le persone appartenenti alla popolazione target non ricevano la lettera di invito possono comunque prenotare telefonicamente.

Questo programma nell’ambito dell’ASL AL è gestito da S.S.Unità di Valutazione e Organizzazione degli Screening (U.V.O.S.)
Spalto Marengo, 35 – 15121 Alessandria
tel. 0131306411 – screening@aslal.it
Gli operatori dell’UVOS rispondono dal lunedì al giovedì dalle ore 13.00 alle ore 15.30 al numero verde: 800008141